Tutto pronto per il primo treno sanitario: un convoglio adibito a reparto di terapia intensiva che interverrà in tutto il paese.
Da una collaborazione tra Protezione Civile, Ferrovie dello Stato e l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza lombarda (Areu) arriva il primo treno sanitario. La presentazione di questo vero e proprio ospedale su rotaie si è svolta martedì 9 marzo a Milano, in Stazione Centrale.
Il progetto voluto per l’emergenza Coronavirus serve a trasferire i pazienti e a poterli curare in viaggio grazie al personale medico e alle attrezzature di cui è fornito il treno.
L’obiettivo del treno sanitario
Il treno sanitario, che vedete in foto, sarà utilizzato per poter consentire il trasferimento in sicurezza dei pazienti da una struttura all’altra. L’obiettivo è proprio quello di alleggerire la pressione su alcune strutture sanitarie delle zone maggiormente colpite e poter trasferire i pazienti verso strutture ricettive. Il trasporto potrà avvenire da una zona all’altra del nostro paese o portare anche se necessario i pazienti all’estero. Oltre al trasporto, il treno sanitario potrà anche essere utilizzato come Posto Medico Avanzato.
Presentati oggi a #RomaTermini il treno sanitario e il primo hub vaccinale ferroviario. Il Gruppo #FS da sempre impegnato per assicurare la #mobilità e tutelare la salute delle persone, realizzerà il primo treno covid free per le mete #turistiche #InsiemePerLaRipartenzadelPaese
— Ferrovie dello Stato Italiane (@fsitaliane) March 8, 2021
Il personale medico dedicato viaggerà sul treno assieme ai pazienti e potrà occuparsene grazie alle attrezzature mediche distribuite all’interno delle diverse carrozze. Attualmente ci sono tre carrozze sanitarie con 7 posti letto ognuna per la terapia intensiva, per una totale di 21 posti attrezzati. Si tratta di una “vera e propria rianimazione viaggiante” come è stata definita dal direttore dell’Areu, Alberto Zoli.
Le attrezzature del treno sanitario anti Covid
Oltre alle carrozze sanitarie che per la terapia intensiva, il treno è composto da due carrozze tecniche che ospitano i gruppi elettrogeni e garantiscono l’alimentazione delle apparecchiature mediche. Altre due carrozze sono destinate al personale impiegato sul treno, con posti letto e una zona disposta per garantire il passaggio tra l’area “pulita” e l’area in cui si opera. Un’ulteriore carrozza è deputata a magazzino per i dispositivi medici e attualmente il personale che può essere ospitato ammonta a 45 operatori.
L’attrezzatura per garantire la gestione delle emergenze prevede 21 ventilatori polmonari, monitor e aspiratori per ogni postazione di terapia intensiva, a cui si aggiungono tre postazioni per il monitoraggio, due emogas analizzatore e un ecografo.